Molti hanno tentato di spiegare la diversita’ dei sintomi che accompagnano l’emicrania ma ancora oggi non esiste una teoria accettata.
Per l’emicrania invece esistono diverse spiegazioni. Molti aspetti di questa patologia sono stati compresi senza pero’ riuscire ancora a comprenderne le cause scatenanti gli attacchi.
Un terzo dei pazienti non reagisce al trattamento con farmaci vasocostrittori come i triptani che svolgono una azione analoga a quella del neurotrasmettitore serotonina, perche’ l’emicrania non e’ semplicemente una patologia vascolare.
Le cause scatenanti variano da paziente a paziente. In certi pazienti puo’ bastare un semplice bicchiere di spumante a causa di una bassa tolleranza all’alcol o, nelle donne, puo’ essere legato ad uno stato ormonale. Alcuni alimenti, in qualche caso, sono stati riconosciuti come causa scatenante ma non possono essere definiti come tali se non in modo generico.
Anche la carenza o l’eccesso di sonno possono causare il mal di testa ma, come lo stress, e’ un fattore difficilmente quantificabile.
Nelle zone del collo e della testa sono comunque stati individuati dei punti chiamati “punti trigger” che sembra possano essere associati al mal di testa. Spesso infatti, i pazienti che soffrono di emicrania, riscontrano un dolore nelle zone della fronte, delle tempie o della nuca.
Esercitando una piccola pressione o massaggiando zone come la radice del naso o la zona sopraciliare si riesce, in alcuni casi, a ritardare l’insorgere dei sintomi ma non ad evitarla.
In particolare nella zona sopraciliare e’ localizzato il muscolo corrugatore attraverso il quale corre una ramificazione del nervo del trigemino e, contraendosi, irrita quest’ultimo che, probabilmente, veicolando informazioni attraverso le meningi ed elaborando in modo errato i segnali, puo’ essere causa di emicrania.